Quando la strada ti ruba i sogni (prima)

di Maria Grazia Sederino La volontà dell’Addesco di dare il via ad una solida campagna di sensibilizzazione alla sicurezza stradale, iniziativa questa caratterizzata da una serie di progetti ed appuntamenti che non intende assolutamente esaurirsi con l’incontro del prossimo 10 dicembre, nasce dall’esigenza dell’associazione di contribuire in maniera cospicua a ciò che una parte sempre più consistente e consapevole della società sta cercando di fare negli ultimi anni, ovvero tentare con ogni mezzo di limitare il numero d’incidenti e di vittime della strada. Quando la strada ti ruba i sogni vuole essere una delle tante piccole gocce nell’oceano di attività volte a far riconoscere e ricordare ai più l’assoluto ed imprescindibile valore dell’ esistenza umana … poiché, come diceva un grande poeta, “la vita merita uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare..”. L’Addesco, in quanto gruppo nato proprio a difesa della salute e dei diritti del cittadino, sente il dovere civile di occuparsi anche ed in special modo di argomenti quali quello della sicurezza stradale collaborando attivamente con altri enti ed associazioni operanti sul territorio in direzione innanzitutto della prevenzione. È una operazione questa particolarmente difficile e delicata e, affinché gli interventi risultino efficaci, è indispensabile informare tutti gli attori coinvolti, dagli operatori sanitari alle scuole guida, dalle famiglie alle istituzioni scolastiche, pur di impiantare con forza il concetto del rischio derivante da comportamenti errati o superficiali quando si è alla guida di un veicolo. Secondo la definizione data dall’Organizzazione mondiale della sanità, un incidente stradale è uno scontro che avviene su una strada pubblica, che coinvolge almeno un veicolo e che può avere (ma non necessariamente) conseguenze sulla salute di chi vi è coinvolto. Gli incidenti stradali rappresentano un problema di assoluta priorità per la sanità pubblica per l’alto numero di morti e di invalidità permanenti e temporanee che causano nel mondo. Agli enormi drammi sociali e umani, si aggiungono anche elevati costi economici, che rendono il tema della sicurezza stradale un argomento di enorme importanza per i dipartimenti di prevenzione e i sistemi sanitari di tutti i paesi. La grande maggioranza degli incidenti gravi e di quelli mortali sono dovuti principalmente a eccesso di velocità, guida distratta e pericolosa, mancato rispetto della precedenza o della distanza di sicurezza, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Viene spontaneo dunque domandarsi come procede l’attività di potenziamento della sicurezza stradale in Italia. Sono realmente in diminuzione, come sosterrebbero le statistiche, gli incidenti ed il numero di morti e feriti? Nonostante alcuni dati siano ancora incompleti (e in parte contraddittori), si può dire che, nel complesso, la situazione sta lentamente migliorando, e forse si potrebbe riuscire a raggiungere l’obiettivo europeo (che prevede la riduzione dei morti per incidenti stradali del 50% nei prossimi anni). Sconvolge, però, scoprire che, sebbene in Italia rispetto alla fine degli anni ’80 si siano fatti enormi progressi in materia di sicurezza per quanto concerne ciclomotori e motorini, i mezzi maggiormente usati da giovani e giovanissimi, gli incidenti rimangono ancora la prima causa di morte nella fascia di età compresa tra 0 e 19 anni e sono responsabili del 24% di tutti i decessi giovanili. Si può e si deve fare ancora molto e, per le ragioni sopra espresse, l’associazione Addesco rivolge l’invito a partecipare all’incontro, che si terrà giovedì 10 dicembre nell’oratorio nuovo alle ore 18.30, a tutta la comunità di Collemeto ed in particolare ai ragazzi. Vi aspettiamo numerosi.

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