Salute a te 2010

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Parte il II corso di informatica

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di Antonio Geusa Finalmente dopo tante peripezie si parte. Siamo riusciti ad ottenere un'aula nella struttura della sezione stacca ta del Comune dove sono stati installati i PC su cui gli iscritti al corso svolgeranno le lezioni. L'allestimento non è stato dei più facili a causa delle esigue risorse economiche, ma alla fine il risultato prefisso è stato raggiunto. Merco ledì 15 aprile prossimo inizia il 2° corso di informatica per adulti. Il programma prevede un appro fondimento degli applicativi più conosciuti ed usati del pacchetto office, ossia word, excel e power point, quindi si passerà ad approfondire la navigazione su internet e la posta elettronica. Siamo certi che questa iniziativa di potrà dare un piccolo contributo all'alfabetizzazione informatica, oggi, elemento cardine nei rapporti di lavoro e socializzazione.
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Le cose che proprio non vanno...

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Salve a tutti, vorrei attraverso questo blog esprimere tutto il mio disappunto per le condizioni vergognose in cui versano le strade del nostro paese (Collemeto). Le piogge dei giorni scorsi hanno maggiormente evidenziato i " malanni" della viabilità collemetese: il manto stradale, già logoro, ha proprio ceduto sotto i colpi della pioggia incessante ed in diversi punti si è avuta la formazione di grosse buche che hanno provocato dei danni, per fortuna non gravi, ad alcune vetture di passaggio. E' quantomai facile comprendere che un motociclista non avrebbe certamente riportato solo danneggiamenti al suo mezzo, incontrando in corsa una buca profonda circa 25 cm. A ciò si aggiunga la ormai annosa questione delle grandi pozzanghere che si formano all'ingresso del paese subito dopo un temporale di qualunque portata. Questi acquitrini fanno talmente parte del paesaggio che sulle carte geografiche Collemeto potrebbe essere riportato come "sito lacustre"... Cara...
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Di Anonimo -
I VALORI Molte volte si è detto, sia in tv che per strada, che i giovani non hanno valori. Quante volte lo abbiamo sentito,spesso è una frase fatta che si mette alla fine di ogni discorso sui giovani. È quasi scontato che chi usa questa frase, è una persona un po’ in là con gli anni o magari un giovane che ha trovato la sua strada un lavoro una famiglia e quindi si è “invecchiato” nel senso buono del termine, cioè non ha altro da chiedere o quantomeno si accontenta di quello che ha, che di questi tempi non è poco. Ma se andiamo a vedere da vicino il quotidiano che i ragazzi vivono, forse un po’ l’idea la cambiamo. Intanto, dobbiamo fare un esame di coscienza sul cosa abbiamo fatto per far avere dei valori a dei giovani che si perdono nella jungla del lavoro precario, frustrati a volte di accontentarsi di pochi spiccioli pur di avere la possibilità di imparare un mestiere, con il sogno di poter avviare un attività nel prossimo futuro e quindi guadagnare per il lavoro effettivo...
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